Braccialetto conterie oro nero bianco
15.00 €
Braccialetto conterie oro nero bianco € 15 con 12 fili lavorazione con le perle conterie veneziane artigianalmente a mano seguendo le antiche tecniche dei maestri vetrai muranesi con il gancio in acciaio rodiato senza nickel anallergico completo di scatola e garanzia.
Descrizione
Braccialetto conterie oro nero bianco 12 fili viene fatta artigianalmente a mano con la tecnica della “conteria” questo termine deriva quasi sicuramente dall’antico “contigia” che significa ornamento; molto più suggestiva, anche se meno probabile, è la versione data a metà ‘800,quando si affermò che derivava da contare/contante , ovvero dalla funzione di moneta di scambio che le perle avevano assunto presso varie popolazioni.
In origine con il termine del braccialetto conterie oro nero bianco 12 fili si intendeva qualsiasi tipo di perla in vetro; è a partire dai primi del ‘900 che questa parola viene usata per indicare le perle che vengono ricavate esclusivamente dal taglio di una canna forata.
A Murano (isola vicinissima a Venezia) erano tantissime le fabbriche che fino alla fine dell’800 fabbricavano le conterie ma, essendo il processo di lavorazione molto complesso ed esigendo di spazi molto grandi, parecchie di queste aziende decisero di riunirsi creando così, nel 1898, un’unica grande industria che si chiamò “Società Veneziana Conterie”, industria che purtroppo chiuse nel 1986.Le fasi di lavorazione:
La massa di vetro, preparata nei forni, viene estratta ancora incandescente con un’asta in ferro e dopo averle dato una forma che assomiglia ad un bicchiere pieno, viene forata e poi, attaccata ad un’altra asta di ferro , viene tirata da due operai (i tiracanna) che corrono per parti opposte per 60/100 metri fino a farla diventare una sottilissima canna ( notare che il foro fatto inizialmente si assottiglia insieme al vetro e rimane per tutta la lunghezza della canna).
Il consaurer è colui che nella fase della tiratura della canna, attraverso un movimento oscillatorio, le da lo spessore e fa in modo che sia più omogeneo possibile in tutta la lunghezza.I cernidori (o meglio le cernitrici visto che era un lavoro svolto per lo più dalle donne)suddividevano le canne di vetro (tagliate generalmente in bacchette da 1 metro) attraverso un abile passaggio di queste tra le dita così da riuscire a valutare lo spessore.
I tagiadori ovvero gli addetti a tagliare le canne per trasformarle in minuscoli pezzettini ( era un lavoro che fino alla metà dell’800 veniva svolto a mano, poi vennero introdotte delle macchine apposite); i segmenti di vetro vengono poi tappati dai fregadori con un miscuglio di calce spenta e carbone dolce in modo che nella cottura successiva (per arrotondarli) non si chiuda il foro.
I tubanti mettono i pezzetti di vetro tappati dentro dei cilindri contenenti sabbia di mare (che serve ad evitare che nelle fase di riscaldamento le perle si attacchino una con l’altra) per poi farli girare dentro ai forni fino ad ottenere l’arrotondamento delle perle.
Le perle per fare il braccialetto conterie oro nero bianco 12 fili così arrotondate vengono messe dentro dei sacchi che vengono scossi vigorosamente dai cavaroba così le perle si liberano dei siribitti ovvero del miscuglio inserito precedentemente nei fori.
I governadori sono gli operai addetti sia a suddividere le perle per grandezza attraverso il sistema della setacciatura con i tamisi , sia a selezionare quelle che non si sono arrotondate facendole scivolare su di una tavoletta di legno ben levigata.
Le conterie per fare il braccialetto infine passano dai lustradori per essere pulite e lucidate attraverso lo strofinamento dentro a della crusca. Finalmente le perline sono pronte per essere infilate dalle impiraresse.
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