Pagliaccio vetro di murano con bottiglione
Pagliaccio vetro di Murano con bottiglione 28 x 15 cm € 80 realizzato con il vetro di Murano dalla ditta Murano designe seguendo le antiche tecniche dei maestri vetrai muranesi, prodotto di altissima qualità, con colori sgargianti, completo di scatola e garanzia.
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PAGLIACCIO VETRO DI MURANO CON BOTTIGLIONE
Il pagliaccio vetro di murano con bottiglione nasce dalla Murano Design con grande passione dopo un’esperienza ventennale dei suoi giovani maestri nelle fornaci muranesi, da sempre punto di riferimento internazionale per l’arte della lavorazione del vetro.
I maestri realizzano opere artistiche come il pagliaccio vetro di murano con bottiglione dalle forme e dai colori unici utilizzando le più svariate tecniche di lavorazione: incalmo, filigrana e murrine, sia in stile classico veneziano che in stile contemporaneo. Ogni oggetto è interamente prodotto a mano e quindi unico, la sua autenticità è garantita dalla firma presente su ogni pezzo.
La struttura minima per la lavorazione del vetro in una fornace è detta piazza. Il personale della piazza è oggi composto da un maestro, un servente, un serventin e un garzone. Un tempo tra la qualifica di maestro e quella di servente ne esisteva una ulteriore, oggi scomparsa, detta di maestro “fuori piazza”: erano tirocinanti che lavoravano per impratichirsi del difficile lavoro di maestro vetraio.
La prima importante operazione nella lavorazione del vetro è la pesatura delle materie prime. Sbagliare le proporzioni può pregiudicare completamente la composizione del vetro. Una volta pesate, le sostanze vengono introdotte nella betoniera ed amalgamate.
L’impasto ottenuto del pagliaccio vetro di murano con bottiglione viene messo dentro dei crogioli. Ogni crogiolo contiene un’amalgama di colore diverso, che si ottiene aggiungendo alla composizione originale delle sostanze coloranti. I forni oggi utilizzati sono a un crogiolo, della capacità massima di circa mille chili.
Il crogiolo è posizionato su un piano sopraelevato, detto banco, che divide la camera fusoria dal sottostante focolare ed è munito di un’apertura circolare, detta occhio, per il passaggio delle fiamme destinate a investire il crogiolo medesimo.
Nei muri della fornace sono presenti delle aperture, dette bocche, munite di sportellini che vengono mantenuti chiusi durante la fusione. Dinanzi a ogni bocca vi è una lastra di pietra, detta asio, che ha la funzione di ripiano di appoggio.
Chi vi lavora viene protetto dal calore mediante una pietra refrattaria rivestita da un tavola di legno, munita di uncini sporgenti per l’appoggio della canna durante la lavorazione. I forni utilizzati per la fusione dell’amalgama sono alimentati a metano, che ha da tempo sostituito l’olio combustibile.
La fusione del pagliaccio vetro di murano con palloncini avviene a 1400° C e la durata di tale operazione è di nove ore. La miscela viene caricata nel crogiolo alle 17 alla temperatura di 1250° C. Finite le cariche il forno viene portato a 1400° C per l’operazione di affinaggio, che ha lo scopo di eliminare le bolle di gas che escono dal liquido. Questa operazione ha termine alle 2. La temperatura viene abbassata a 1000° C, perché il vetro non sia troppo liquido per essere prelevato.
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