Lanterne veneziane di Murano
LANTERNE VENEZIANE DI MURANO
La lavorazione delle Lanterne veneziane di Murano dal Medioevo al primo Settecento il cesendello fu il più raffinato sistema di illuminazione nelle abitazioni e nelle chiese: era un contenitore allungato, generalmente pensile, riempito di acqua e di uno strato superiore di olio e dotato di uno stoppino. Una novità importante, risalente al XVIII secolo, è la nascita della ciocca, della Lanterne veneziane di Murano di cristallo a bracci porta candele con elementi in vetro soffiato e decorato da fiori vitrei multicolori e da elementi pendenti: questo lampadario occupa ancora oggi un posto di rilievo nella produzione di Murano.Tutti i nostri pendenti di vetro sono fatti esclusivamente a mano dai migliori maestri vetrai muranesi. Il vetro nasce da un’insieme di silicio e minerali in polvere che mescolati nelle giuste dosi e portati alla temperatura di 1300 gradi centigradi in appositi forni, si liquefano e si amalgamano dando vita al vetro fuso, che, dopo essere stato lavorato, viene lasciato riposare in speciali forni (muffole) dove gradualmente si raffredda. Anche i fusti delle lanterne veneziane di Murano sono fatti a mano, principalmente sono in ferro battuto lavorato artigianalmente, che viene saldato e piegato in base al modello delle lanterne veneziane di Murano che si deve eseguire. La decorazione delle lanterna veneziane di Murano è fatta con il ferro battuto è con foglia d’oro o d’argento che viene pennellata a mano fino alla completa ricopertura della montatura nelle lanterne veneziane di Murano.La caratteristica specifica del vetro è il modo con cui solidifica, passa infatti dallo stato liquido del fuso, attraverso aumento di viscosità, alla rigidità del solido che si ottiene ad una temperatura ci 500° C. circa. In questo intervallo di tempo, detto “intervallo termico di lavorabilità”, il maestro potrà dare la forma all’oggetto ottenendo, poi, un prodotto finito che conserverà la rigidezza dei corpi solidi, ma che manterrà la trasparenza dei liquidi. Il vetro viene composto per il 70% circa da sabbia e silice che si trasforma in liquido ad una temperatura di 1700°C.La caratteristica specifica del vetro è il modo con cui solidifica, passa infatti dallo stato liquido del fuso, attraverso aumento di viscosità, alla rigidità del solido che si ottiene ad una temperatura ci 500° C. circa. In questo intervallo di tempo, detto “intervallo termico di lavorabilità”, il maestro potrà dare la forma all’oggetto ottenendo, poi, un prodotto finito che conserverà la rigidezza dei corpi solidi, ma che manterrà la trasparenza dei liquidi. Il vetro della lanterna veneziana murano viene composto per il 70% circa da sabbia e silice che si trasforma in liquido ad una temperatura di 1700°C.
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